Che il succo e la spremuta di arancia facciano bene è indiscusso, ma non tutti sanno che il consumo deve essere limitato a determinati momenti della giornata e soprattutto abbinato a un certo tipo di altri alimenti.
Ricca di vitamina C, vitamina A, acido folico, potassio, magnesio, esperidina, rame e tiamina, è ottima per lo sviluppo dei bambini, le donne in gravidanza, per combattere l’invecchiamento e alzare le difese immunitarie, soprattutto durante il periodo invernale.
Tanti i benefici tra cui funzioni antiossidanti per l’assorbimento del ferro nell’intestino, la riduzione del rischio di arteriosclerosi, ipertensione e radicali liberi e la regolarizzazione delle funzioni intestinali. Vediamo i piccoli accorgimenti da non dimenticare per non vanificare gli effetti positivi della spremuta d’arancia.
Spremuta d’arancia a stomaco vuoto
Assumere succo d’arancio o mangiare arance a stomaco vuoto non è propriamente indicato. L’arancio è un frutto acido e in quanto tale assumerle senza aver messo qualcos’alto nello stomaco può far male. I rischi vanno dalla gastrite fino alla nausea ed il vomito, soprattutto per chi soffre di disturbi legati al reflusso gastro-esofageo. Inoltre, come tutti i frutti, lo zucchero in esso contenuti arriva all’intestino tenue inalterato dove successivamente verrà assorbito per essere trasmesso al fegato.
Numerose ricerche hanno dimostrato che proprio l’intestino tenue riesce a veicolare il fruttosio in maniera più efficiente dopo i pasti. Ma cosa succede se avvenisse il contrario? Il fruttosio non assorbito dall’intestino tenue, a causa di digiuni, arriva direttamente al colon dove è presente il microbioma che non riesce ad assorbire lo zucchero.
Il succo d’arancia a colazione, dopo il digiuno notturno, risulterebbe essere così troppo aggressivo per la flora batterica intestinale non ancora pronta a sintetizzare un quantitativo elevato di glucosio.
Cosa abbinare alla spremuta d’arancia
Essendo l’arancia acida, è necessario abbinare al frutto cibi altamente alcalinizzanti in grado di produrre un alto carico di energie al corpo. In questo caso mandorle, nocciole e noci sono alimenti perfetti grazie alle proteine ed i grassi vegetali che contengono.
Per contrastare l’acidità sono consigliate anche alcune fette biscottate con un velo di miele, con pochi zuccheri, carboidrati complessi e fibre, oppure un piatto di uova avendo quest’ultime un ph neutro. Le uova, inoltre, possono essere abbinate a degli asparagi, patate, finocchi, cavoli e broccoli. In generale, i cibi di origine vegetale sono altamente alcalini e spesso hanno un ph perfetto da poter abbinare al succo d’arancia.
Cosa non assumere con la spremuta d’arancia
Riguardo a cosa non mangiare o bere con la spremuta d’arance, è bene evitare le proteine animali poiché tendono ad essere acidificanti. È bene evitare carne, affettati, salumi e pesce. Anche i formaggi non sono particolarmente indicati in concomitanza con le arance.
Anche la classica colazione con caffè o latte andrebbe abolita a causa di alcune reazioni chimiche che queste bevande, assunte insieme al succo di arancia, potrebbero innescare.
Caffeina e acido ascorbico vanificano il più grande beneficio dell’arancia, ossia interferiscono con l’assorbimento della vitamina C. Per quanto riguarda il latte, le proteine in esso contenute unite all’acido citrico dell’arancia vengono coagulate creando problemi di digestione, gonfiore e pesantezza.
Quando bere la spremuta d’arancia
Pertanto, il momento della giornata perfetto per bere un buon e sano bicchiere di spremuta d’arancia è vicino ai pasti e lontano da latte e caffè. L’importante è bere la spremuta d’arancia non appena viene fatta così da non perdere tutte le proprietà nutritive in essa contenute.
Avere una macchina spremiagrumi professionale permette di poter consumare in maniera semplice e pratica del buon succo d’arancia in modo da poter beneficiare di un vero toccasana per la propria salute.