Un gioco per riflettere sulla tragedia dei viaggi in mare dei migranti

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In un periodo in cui le cronache parlano tutti i giorni di migranti che lasciano territori in guerra per approdare sulle nostre cose, Omnium Lab rilascia Survival. Lo scopo del gioco è far vivere agli utenti l’esperienza dei giovani migranti a partire dal proprio di luogo di origine, cambiando la prospettiva con cui siamo abituati a vedere il problema.

Un gioco per riflettere sulla tragedia dei viaggi in mare dei migranti

Il gioco è stato sviluppato nella città di Algericas, da giovani sviluppatori spagnoli in collaborazione con migranti e rifugiati dello Stretto di Gibilterra e il patrocinio delle Nazioni Unite.

Il progetto è stato già utilizzato nelle scuole per insegnare i valori della lingua e della tradizione e il team di sviluppo si dichiara molto orgoglioso di quanto realizzato definendolo: “terapia e strumento in grado di aiutare gli immigrati a trasmettere le loro emozioni e a condividere la loro esperienza”.

Il gioco è interamente gratuito e fa vivere al giocatore i sentimenti e le paure dei migranti nei loro luoghi di origine, spesso martoriati da guerre e carestie. Il giocatore viene guidato lungo tutta la terribile esperienza dei migranti, quando rischiano la vita per attraversare il Mediterraneo, quando sbarcano sulle spiagge cercando di non essere scoperti, quando cercano delle persone che possano aiutarli, ed infine quando devono avere a che fare con le legislazioni locali e combattere per essere accettati dalla società.



Il mostro finale da sconfiggere non è il tipico boss di fine livello che bestseller, come il recente Zelda per Nintendo Switch, ci hanno abituato a vedere.

I boss da sconfiggere sono la paura, il pregiudizio e le barriere sociali impersonificati in Aisha Kandisha, figura mitologica nella cultura marocchina e simbolo del bene e del male, del bello e del brutto, della vita e della morte

Lo scopo del gioco è far vivere in prima persona la tragedia e l’angoscia di queste persone nella speranza di sensibilizzare l’opinione pubblica su questo argomento.

Il percorso è organizzato in vari mondi, sulla falsariga di giochi più famosi, che rappresentano i vari stadi del processo di migrazione. Ogni mondo ha una sua meccanica di gioco: conversazione, platform e giochi di abilità.

L’applicazione è adatta a tutte le età ed è un’ottimo esempio di come la tecnologia possa servire anche per scopi umanitari.

Autore: Cronache Nerd

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