I difetti refrattivi dell’occhio e le tecniche per correggerli

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I problemi di visione più comuni sono causati da errori di refrazione che si verificano quando la forma dell’occhio non consente alla luce di focalizzarsi sulla retina, sono quindi difetti “geometrici” del bulbo oculare. I più frequenti errori di refrazione o ametropie sono: miopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia.

La miopia è dovuta ad una lunghezza eccessiva del bulbo oculare, l’ipermetropia ad una lunghezza ridotta, l’astigmatismo ad un’ovalizzazione della cornea.

La presbiopia invece non è un difetto geometrico: è la fisiologica perdita di elasticità del cristallino dovuta all’età, che comporta l’impossibilità di variare il fuoco alle varie distanze, in particolare determina una progressiva riduzione dell’efficienza visiva da vicino (lettura, uso C.)

La miopia è una condizione in cui gli oggetti vicini appaiono chiaramente, mentre gli oggetti distanti sono sfocati, perché i raggi luminosi che provengono dagli oggetti lontani non sono messi a fuoco sulla retina ma davanti ad essa. La miopia è il difetto visivo più comune nel mondo occidentale ed ha un’incidenza maggiore nella popolazione asiatica.

L’ipermetropia è una condizione in cui i raggi luminosi che provengono dagli oggetti lontani sono messi a fuoco dietro la retina; per riportare il fuoco sulla retina l’occhio deve “accomodare”, cioè modificare il potere del cristallino. Questa azione può essere svolta naturalmente senza che il soggetto se ne renda conto nei casi in cui il difetto è lieve ed il paziente giovane, ma diventa progressivamente più gravosa con il passare degli anni, a causa della perdita di elasticità del cristallino stesso e della conseguente impossibilità di neutralizzare il vizio refrattivo.

L’astigmatismo è una condizione che comporta uno sdoppiamento e sfocatura delle immagini. In genere è legato a un problema della cornea (astigmatismo corneale) che invece di avere una forma approssimativamente sferica è più curva in determinati punti e meno curva in altri. In casi più rari il problema riguarda il cristallino che si trova posteriormente alla cornea (astigmatismo lenticolare).

La presbiopia è una condizione legata all’età, dovuta alla riduzione fisiologica della capacità di mettere a fuoco le cose che si trovano a distanza ravvicinata. Le cause vanno ricercate nell’indurimento del cristallino e nell’indebolimento del muscolo che serve a regolare l’accomodazione. Tipico sintomo che caratterizza la presbiopia è la difficoltà nella lettura da vicino.




Se si è affetti da uno di questi problemi di refrazione, la chirurgia refrattiva è il metodo ideale per correggerlo e migliorare la visione. Esistono diverse tecniche chirurgiche volte a modificare la capacità di focalizzazione dell’occhio, plasmando la geometria della cornea o intervenendo sul bulbo in toto. Le più diffuse sono FEMTOLASIK (Laser-Assisted In situ Keratomileusis), SMILE, LASEK, impianto ICL.

FEMTOLASIK

LASIK è una procedura di chirurgia refrattiva utilizzata per trattare miopia, astigmatismo, ipermetropia.

Il laser è utilizzato per rimodellare la cornea così da migliorare la focalizzazione dei raggi luminosi sulla retina. La procedura prevede l’impiego del laser a Femtosecondi per creare un lembo superficiale di tessuto corneale (flap), che viene sollevato esponendo lo stroma sottostante sul quale si pratica il rimodellamento necessario impiegando il laser ad eccimeri. Il lembo viene quindi riposizionato sul letto corneale ed aderisce al tessuto sottostante spontaneamente, senza di punti di sutura. Il processo di guarigione avviene in pochi giorni, con immediato recupero della nuova funzione visiva.

I difetti refrattivi dell'occhio e le tecniche per correggerli

Come qualsiasi altro intervento chirurgico la FEMTOLASIK presenta rischi e complicanze potenziali che devono essere considerati con attenzione ed evitati con l’accurata selezione del paziente e con l’ottimizzazione delle procedure. I vantaggi sono numerosi: l’intervento è assolutamente indolore, sia nella fase chirurgica sia nella fase post operatoria, il recupero della funzione visiva quasi immediato e la possibilità di ripresa delle consuete attività quotidiane molto rapida.

Small Incision Lenticule Extraction (SMILE)

Small incision lenticule extraction (SMILE) è una procedura relativamente nuova, ideale per trattare miopia ed astigmatismo di grado medio ed elevato. La procedura prevede l’impiego di un laser a Femtosecondi per creare un lenticolo a forma di disco di tessuto corneale, il quale viene estratto interamente attraverso una piccola incisione senza l’utilizzo di un laser a eccimeri.

La SMILE è una valida alternativa alla FEMTOLASIK, rispetto alla quale consente un recupero visivo ancora più rapido e previene il problema della secchezza oculare in fase post-operatoria, perché non intacca il plesso nervoso superficiale corneale.

LASEK

Le tecniche di superficie (PRK/LASEK) sono usate per la correzione di miopia, ipermetropia ed astigmatismo. Hanno la stessa efficacia del trattamento FEMTOLASIK, ma presentano un decorso post operatorio più lungo.

L’intervento di PRK prevede la rimozione dell’epitelio corneale (lo strato più superficiale della cornea) e l’immediata fotoablazione con laser ad eccimeri della superficie corneale per rimodellarla. Successivamente si applica una lente a contatto terapeutica che viene lasciata in situ per alcuni giorni, fino al completo ripristino di uno strato epiteliale solido. La lente è rimossa dal chirurgo.

L’intervento di LASEK prevede la creazione di un lembo di epitelio corneale mediante l’utilizzo di una soluzione alcolica. Il lembo è sollevato, si esegue la fotoablazione e si riposiziona il lembo sul letto corneale. In seguito si applica una lente a contatto terapeutica che si lascia in situ per alcuni giorni, fino alla completa rigenerazione del lembo epiteliale. La lente è rimossa dal chirurgo.

I difetti refrattivi dell'occhio e le tecniche per correggerli

La differenza fondamentale fra queste due tecniche di superficie è di un decorso post operatorio più silente e più rapido a favore della LASEK, la quale è da preferire alla tecnica FEMTOLASIK nel caso di pazienti con cornee relativamente sottili rispetto al difetto refrattivo che deve essere corretto.

IMPIANTO di IOL FACHICHE

Le IOL fachiche (lenti intraoculari) sono indicate per ottenere la correzione di difetti refrattivi di grado elevato, che non è possibile trattare con il laser ad eccimeri né con il femtolaser.

Nella maggior parte dei casi si impiegano per eliminare miopie superiori alle dieci diottrie, semplici o associate ad astigmatismo; in alcuni più rari casi possono essere utilizzate per la correzione di ipermetropie di grado medio o elevato.

Le IOL fachiche di ultima generazione vengono posizionate tra l’iride ed il cristallino naturale.

L’intervento di microchirurgia è assolutamente indolore e il recupero della funzione visiva è molto rapido. Le lenti (ICL) sono di un materiale assolutamente inerte e perfettamente trasparente, che non si altera nel tempo, pertanto possono essere lasciate in situ per decenni.

La chirurgia refrattiva è un’ottima scelta nei casi in cui si desideri eliminare la dipendenza da occhiali o da lenti a contatto ed è praticabile nei pazienti esenti da patologie oculari o da gravi patologie sistemiche.

La tecnica migliore per ciascun paziente è scelta dal chirurgo sulla base dei dati obiettivi e strumentali, al fine di ottimizzare il risultato funzionale e minimizzare i rischi. È fondamentale che il paziente rispetti tutti i criteri di idoneità alla procedura e che si attenga rigorosamente alle indicazioni terapeutiche e ai comportamenti raccomandati dall’oculista nella fase post operatoria.

In Lombardia, a Monza, la Dottoressa Maria Giulia Bianchi vanta un’esperienza ventennale in Chirurgia e Clinica Oculistica e mette a disposizione dei pazienti la sua elevata preparazione e professionalità. Volto a garantire un’assistenza globale, il Centro CMR è composto da uno staff altamente preparato di collaboratori medici e di consulenti e vanta un grande rigore nel prendersi cura dei propri pazienti, curando non solo l’aspetto oculistico, ma anche le implicazioni che la problematica oculare può avere con il benessere totale del paziente.

La Dr. Bianchi ed il suo staff curano un’attenta e rigorosa selezione di tutte le tecnologie che sempre più rapidamente si presentano, prediligendo solo quelle affidabili e sicure, evitando tutte le metodiche che, seppur promosse dai media, presentano risultati non sufficientemente validati. Questo per garantire ai pazienti il miglior trattamento possibile, offrendo tecnologie sempre avanzate ed aggiornate, ma nel contempo garantendo la massima sicurezza e serietà medica.

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